L’occidente reagisca

Il giusto grado di freddezza per colpire il Califfo

Se qualcuno non è in grado di mantenere i nervi saldi e mostrare il necessario grado di freddezza di fronte al secondo attacco al cuore dell’Europa nel giro di soli 5 mesi da parte della jihad è meglio si faccia da parte. Non possiamo permetterci comportamenti emotivi nel momento del pericolo a cui viene sottoposta la nostra popolazione civile. E’ chiaro infatti che l’intelligence non è sufficiente. Non si è saputo prevedere l’azione di guerra a Parigi e poi nemmeno capire dove si trovassero coloro, che dopo averla compiuta erano fuggiti. La particolarità di questa minaccia che ci si rivolge è che essa non proviene dai nostri confini. E' già maturata al'interno degli Stati europei con un’immigrazione mussulmana di seconda o terza generazione. La testa dell’Idra si trova invece al di là delle barriere naturali dell’Europa nel cuore del deserto. All’indomani della strage del Bataclan, abbiamo chiesto di andare a prendere il califfo al Baghdadi, come venne preso Bin Laden, Invece ci si è preoccupati solo di evitare spedizioni militari in terre tanto lontane per non spargere ulteriore odio nei nostri confronti. Visto i risultati è il caso di porre all'ordine del giorno un’azione militare diretta a spazzare via il califfato . Non abbiamo una tradizione di strategia politico militare a cui rivolgerci per capire come ci si comporti con una tipologia così particolare di nemico. Vi è solo da considerare che nel momento nel quale l’America fu sotto attacco nelle sue città, mosse i suoi soldati oltre oceano sapendo offendere. E' il caso di pensare in modo diverso alla guerra in Iraq ed Afghanistan da come si è sempre fatto. Bisogna anche considerare che l’attentato di Bruxelles è parso dettato dalla cattura dell’ultimo terrorista di Parigi, il quale, al martirio ha preferito la collaborazione con le autorità giudiziarie. Un colpo duro per il Califfo che rischia di veder smantellata la sua rete operativa tra la Francia ed il Belgio. Rispetto a quello di Parigi l’attentato di Bruxelles è stato in tono minore, anche nelle vittime oltre che nell’effetto spettacolare, dettato probabilmente più dalla fretta che dalla convinzione. Se il Califfo fosse stato messo ai ferri corti, bisogna colpirlo immediatamente e con tutta la forza di cui si dispone.

Roma, 23 marzo 2016